Elisabetta Ierullo e Daniela Di Domenico, insegnanti dell’I.C Montessori di Roma, hanno scelto di approfondire il percorso tematico G come gusto, per creare momenti di dialogo, confronto e sorpresa tra bambine e bambini.
Come utilizzare tutti i cinque sensi per esplorare la realtà vicina a noi?
Elisabetta e Daniela hanno vissuto l’esperienza Webecome insieme al loro gruppo classe. Per l’occasione e per rendere più interessante la proposta educativa, le insegnanti hanno accompagnato i bambini in luoghi familiari e realizzato momenti ludici che hanno “innescato in loro un effetto sorpresa e un meccanismo di curiosità […] grazie ad attività di ricerca”, ci racconta Elisabetta.
In particolare, seguendo i 7 passaggi chiave dell’esperienza, Elisabetta e Daniela si sono focalizzate sulla Preparazione degli spazi e sui momenti dell’Azione proponendo ai bambini attività laboratoriali attraverso linguaggi diversi reinventando la narrazione scelta, ovvero “La fabbrica del cioccolato” di Roald Dahl.
I bambini divertiti, con entusiasmo e inventiva, hanno scoperto, dietro un bigliettino, nomi di alimenti fino a quel momento sconosciuti e questo “ha dato loro la possibilità di utilizzare tutti i sensi toccando i cibi che erano sui tre tavoli” – descrivono.
Guarda qui sotto la loro intervista, dove ci raccontano come Webecome diventa un’attività inclusiva per tutto il gruppo classe.
Il percorso tematico G come gusto mette a disposizione dell’insegnante contenuti e strumenti per accompagnare i bambini nel riflettere con maggior consapevolezza sul loro rapporto con il cibo e con i diversi aspetti legati all’educazione al gusto, anche quello nuovo, come modo per conoscere il mondo, le persone e le loro culture.
In quale modo?
In un viaggio esplorativo, riconoscendo il valore del cibo legato alla propria storia personale perché come afferma il Professore Ordinario di Politica agraria internazionale e comparata presso l’Università di Bologna e Presidente della Fondazione FICO, Andrea Segrè:
il cibo ha tanti valori, un valore nutrizionale, ambientale, sociale […] il cibo è un centro […]. Il cibo deve essere un aggregatore e un modo per riuscire a far relazionare i bambini fra di loro, nella nostra vita quotidiana, a casa e a scuola.
Ogni esperienza proposta da Webecome è anche l’occasione per innescare nuove collaborazioni con i colleghi insegnanti. Intraprendere il percorso insieme permette a tutta la comunità educante e “a tutto il team docente di collaborare e creare un’attività trasversale utilizzando tutte le risorse e le competenze presenti in classe”, aggiunge Daniela che, come l’insegnante Rosita Renna, dell’I.C. Marconi Antonelli di Torino, ha sperimentato l’esperienza narrativa insieme ai suoi colleghi.
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