Rosita Renna, insegnante dell’I.C. Marconi Antonelli di Torino, ha scelto di approfondire il percorso tematico I come insieme di Webecome, per accompagnare i suoi alunni di classe seconda in un luogo speciale, allestito in modo particolare per l’occasione.
Come costruire e personalizzare l’esperienza Webecome da vivere anche al di fuori dell’aula tradizionale?
Rosita ha inserito il percorso tematico I come insieme dedicato alla prevenzione del bullismo nell’ambito di un progetto educativo più ampio per la sua classe, pensato per coltivare nel corso dell’intero anno scolastico la bellezza e il piacere che bambine e bambini provano nel condividere insieme esperienze positive e sorprendenti.
L’insegnante ha seguito i 7 passaggi chiave dell’approccio Webecome con creatività e iniziativa e ha utilizzato un luogo particolare per ambientare la storia “Guizzino” di Leo Lionni, una delle narrazioni suggerite nella piattaforma online. Quale?
La spiaggetta del Po, a Torino, allestita per l’occasione con teli di vario colore, conchiglie e buste colorate, in modo da ricreare l’ambiente marino della storia. Fin dai primi momenti, a partire dalla Preparazione degli spazi all’Accoglienza, Rosita ha accompagnato i suoi alunni all’aperto, fuori dal consueto contesto scolastico e questo ha generato nel gruppo classe sorpresa e coinvolgimento. Anche durante le fasi successive dell’esperienza, Azione e Riconduzione, la drammatizzazione, i laboratori teatrali e la conversazione per riflettere insieme sulle emozioni provate durante la Narrazione della storia, sono stati momenti importanti per trasmettere i valori educativi individuati da Rosita.
È fondamentale far sorgere nei bambini la curiosità del sapere. Credo che l’aula sia un luogo di apprendimento limitato – ha raccontato Rosita. Andare oltre la quotidianità e creare per il gruppo classe un’atmosfera diversa dall’abitudine significa poter includere tutti i bambini e coinvolgerli attivamente. Una bambina, molto timida, ha deciso di interpretare Guizzino, il pesce nero protagonista e ha guidato la classe. Si è sentita accettata e coinvolta attivamente.
Ascoltiamo il suo racconto.
Come sottolinea Simonetta M. G. Adamo, già professore ordinario di Psicologia Clinica all’Università di Milano Bicocca, essere un insegnante oggi vuol dire: “non solo trasmettere delle conoscenze o delle informazioni, ma […] anche farsi carico e interrogarsi sulle relazioni del bambino: con l’apprendimento e con la scuola, la relazione con la famiglia e con i suoi coetanei”.
Rosita con Webecome ha colto l’occasione per preparare un ambiente inclusivo per tutto il gruppo classe per prevenire episodi di bullismo e di sofferenza e per vivere insieme un’esperienza unica e diversa dalla quotidianità. Ha collaborato attivamente anche con i colleghi, “guardando nella stessa direzione, ciascuno con le proprie competenze, per trovare insieme l’obiettivo creando cura, accoglienza e condivisione”.
Una sensibilità educativa sottolineata anche da Tania Gentile, referente dell’I.C. Massaua di Milano, che ha condiviso l’importanza di fare rete per tutti gli attori della comunità educante, anche all’interno della stessa scuola.
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