La proposta educativa di Webecome si arricchisce di un nuovo percorso che suggerisce a insegnanti e genitori come sviluppare la sensibilità di bambine e bambini verso la sostenibilità di gesti, scelte e relazioni.
La nuova lettera dell’alfabeto per crescere di Webecome è Sguardo. Perché la sostenibilità è prima di tutto un certo modo di guardare e vedere gli altri, le risorse e gli spazi che condividiamo con loro. La sostenibilità riguarda il modo in cui costruiamo le nostre relazioni, nel senso più ampio della parola. La sostenibilità è rispetto, cura, attenzione, attesa, generosità.
Tre esperti del nostro network ci accompagniamo nel percorso alla scoperta del significato di questi valori nella dimensione educativa: Domenico Barrilà, psicoterapeuta e analista adleriano, Andrea Segrè, Presidente Fondazione FICO e Professore Ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’ Università di Bologna, ed Ezio Manzini, Designer e Progettista. Con video di approfondimento, video interviste e video dialoghi gli esperti invitano ad approfondire cosa si intende per sostenibilità nella relazione educativa e suggeriscono come testimoniarla e promuoverla.
Come gli altri percorsi di Webecome, anche S come sguardi mette a disposizione degli insegnanti gli strumenti per realizzare nella classe esperienze educative coinvolgenti, con le quali portare nel lavoro quotidiano alcune delle dimensioni chiave del vivere in modo sostenibile: negli spazi naturali, negli spazi urbani e nella comunità cui ciascuno appartiene.
L’intero percorso si sviluppa intorno a 4 azioni chiave.
LO SGUARDO
“La sostenibilità del rapporto educativo comincia con lo sguardo” – ci dice Domenico Barrilà, psicoterapeuta e analista adleriano. Uno sguardo sostenibile verso sé stessi, gli altri e il mondo ci aiuta a vedere più cose, stabilire più nessi e a capire di più.
IL TEMPO
È un segno di dedizione verso ciò che facciamo. Preservare la sostenibilità del tempo significa rispettare il corso degli eventi, saper accogliere gli imprevisti e valorizzare le esperienze che questi possono regalarci. Il tempo può diventare il vero protagonista della nostra vita perché, come evidenzia Ezio Manzini, “la lentezza del tempo a che fare anche con la qualità, che richiede di intrecciare tanti fili insieme”.
L’AZIONE
Le nostre scelte, anche se piccole, possono essere un contributo decisivo per preservare il bello e il buono della nostra vita. Ecco perché è importante valutare quanto pesano le nostre azioni e che impatto hanno sull’ecosistema che condividiamo con gli altri. La cura è la dimensione “in cui si può trovare il percorso che ci porta verso un mondo sostenibile e un mondo più equo”.
LA RELAZIONE
Possiamo generare sostenibilità in tutte le esperienze della nostra vita. Collaborare insieme significa riconoscerci come attori di un’azione nuova verso l’altro per il bene della nostra comunità. Come dice Andrea Segrè, Presidente Fondazione FICO, dobbiamo considerare “l’importanza della relazione fisica e prepararci a una nuova presenza”.
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